Nonostante la cecità, Sirio decide di affrontare Demetrios e chiudere definitivamente la questione. Prima di iniziare la lotta, il vecchio compagno di addestramento di Dragone si benda, per combattere ad armi pari contro l'avversario. Ma alla fine è il Cavaliere del Dragone, più determinato che mai a tornare dai suoi amici, a vincere lo scontro. Demetrios, spirando tra le braccia di Sirio, riconosce i propri errori e chiede perdono: Dragone promette sulla tomba dell'amico ritrovato che farà di tutto per tornare il guerriero che era un tempo e che riacquisterà la vista. Intanto, Pegasus si è recato nello Jamir, per incontrare il Grande Mur e chiedergli di aiutare Sirio. Tuttavia, giunto alla dimora del Grande Mur, vi trova Kiki, il quale lo informa che il fratello non è nello Jamir e che nemmeno lui sa dove sia finito. La sera stessa, la Sacra armatura d'oro, divisa ancora tra i Cavalieri dello zodiaco e il Grande Sacerdote, abbandona i luoghi dove era custodita e si ricompone da sola, andando a nascondersi sul fondale di un lago.